Mafia Export @ Giurisprudenza

Movimento di Giurisprudenza
&

 Ass. Scetammece

presentano


Quasi ogni giorno, giornali e tv danno notizia di operazioni antimafia con arresti in diversi Paesi. Brevi servizi che non lasciano traccia nell’opinione pubblica, assuefatta e indifferente. In fondo, si pensa, sono storie che non toccano la nostra vita. Eppure, se si raccontasse che dietro queste operazioni c’è una realtà in cui narcotrafficanti della ‘ndrangheta movimentano tonnellate di cocaina dal Sud America e comprano mercantili come fossero auto usate; che mafiosi condannati in Italia e ricercati vivono come imprenditori "coccolati" in Sudafrica; che la camorra ha creato una multinazionale del falso di marchi prestigiosi con filiali in tutto il mondo; che in Germania il traffico di droga degli ultimi vent’anni è passato per le pizzerie calabresi; che la Spagna è terra di conquista per i boss nostrani, che ne cementificano le coste e le usano come approdi per le loro partite di droga. Di fronte a questo scenario – in cui il fatturato annuo di ‘ndrangheta, Cosa Nostra e camorra, circa 130 miliardi di euro, è superiore al Pil di tre piccoli Stati europei, e quasi il 10% della popolazione attiva nel Mezzogiorno lavora nell’"industria mafiosa" – si resta sgomenti. Qual è il confine fra economia pulita e criminale? Di cosa parliamo quando ci riferiamo alle mafie italiane nel mondo? E fin dove sono arrivate? A tali interrogativi, Francesco Forgione risponde raccontando i principali progetti di "colonizzazione" economica mafiosa, chi li ha portati avanti e come sono andati a finire.



Giovedì 21 Gennaio, ore 10.00

Facoltà di Giurisprudenza, Via Nuova Marina 33

Aula A7 (primo piano)


Interverranno:



Movimento di Giurisprudenza

Ass. Scetammece

Amato Lamberti, docente di Sociologia della devianza e della criminalità presso la Facoltà di Sociologia dell’Università "Federico II" di Napoli

Raffaele Cantone, magistrato della Corte di Cassazione già sostituto procuratore della Repubblica presso la DDA di Napoli

Gigi Di Fiore, Giornalista.

Francesco Forgione, già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Evento su Facebook

‘”> !–>

Posted in Generale | Comments Off on Mafia Export @ Giurisprudenza

Blocchiamo la Demolizione dell’Università Pubblica!!!

 

 Il 28 Ottobre 2009 il CdM ha approvato il disegno di legge Gelmini di riforma organica dell’università, che prevede:

– blocco parziale dei turnover e dimezzamento delle assunzioni;


penalizzazione degli atenei "non virtuosi" (tra cui rientrerebbero
tutte le università campane) in base ad oscuri ed imprecisati criteri
di valutazione, con drastica riduzione di finanziamenti;


riduzione di 1/3 dei consiglieri di amministrazione con attribuzione
del 40% dei seggi a privati esterni all’università ed attribuzione di
tutto il potere agli stessi con svuotamento dei senati accademici;

-trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato!

Come
al solito il governo, puntando sull’effetto annuncio e sulla
pubblicizzazione mediatica, esibisce lunghe demagogie sul merito e su
come questa riforma lo valorizzi… Ma noi conosciamo bene l’idea
rigorosissima di "merito" della banda berlusconi e dei suoi numerosi
epigoni, a cominciare dai criteri di "selezione" delle ministre fino ad
arrivare alle formidabili abilità "culturali" necessarie per essere
candidati con il Pdl. La verità è che la valorizzazione del merito è la
patina retorico-pubblicitaria con cui si copre un provvedimento che
mira manifestamente ad asservire le università a poteri esterni,
privati, finanziari e di mercato. Esattamente quegli stessi poteri che
hanno divorato capitali pubblici e speculato sulle tasche delle
collettività per anni, scaraventandoci nei drammi della crisi e persino
lucrando sulla crisi stessa, basando la loro redditizia attività sul
modello che tanto piace a questi partiti, ai loro finanziatori e ai
loro clienti: la pubblicizzazione dei costi e la privatizzazione dei
benefici.
 

Manifesto

 
 
Non ci piace l’università così com’è, ma vogliamo cambiarla esattamente nella direzione opposta a quella che vogliono imporci.

L’università
che vogliamo costruire è quella che ci permetta di studiare, di
studiare proprio come evitare che domani si verifichi esattamente
quello che sta accadendo: migliaia di lavoratori e precari costretti da
una disperazione senza vie d’uscita ad occupare i tetti delle loro
aziende,delle loro fabbriche, delle loro scuole; città di tutt’ Italia
preda di una deriva razzista, sessista e fascista che scarica sulle
"diversità" e sulle marginalità ogni frustrazione; un paese a cui si
vuole far credere che mentre viene schiacciato su ogni fronte sociale
dovrebbe concepire le primarie del PD come massima espressione di
alternativa e democrazia, come a dire che il ruolo di un cittadino che
vuole resistere può esprimersi al massimo in una croce per la scelta di
un leader;

L’università che vogliamo è luogo di libertà dei
saperi dalle logiche del profitto, è laboratorio di trasformazione
della realtà, è capacità di organizzarsi e lottare per autodeterminarsi
nei percorsi formativi e per liberare il pensiero e la critica.
L’università che vogliamo è quella che concepisce la cultura come BENE
COMUNE e che non si lascia addomesticare dalla gelmini, da berlusconi,
dai fascisti, di strada o di governo che siano.
Se il terremoto
politico senza precedenti che abbiamo creato con l’Onda li ha
intimoriti facendo rimandare ad oggi questi provvedimenti, non ci resta
che ricominciare a lottare per spiegargli che come non li abbiamo
accettati allora non li accetteremo oggi. L’università resisterà!

COMINCIAMO SUBITO!!!

  ASSEMBLEA GENERALE
FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA – FEDERICO II
VIA PORTA DI MASSA
4 NOVEMBRE – ORE 15
 
 
Aderisci all’ Evento su FACEBOOK!!!
 
Diventa anche tu Amico di Movimento di Giurisprudenza!!!
Posted in Generale | Comments Off on Blocchiamo la Demolizione dell’Università Pubblica!!!

Governare con la Paura

 
Il Movimento di Giurisprudenza
presenta 
 
Governare con la paura
un film di
 
Enrico Deaglio
Beppe Cremagnani
Mario Portanova
 
Governare con la paura, si riferisce alla strategia sperimentata nel
luglio del 2001 per le strade del capoluogo ligure invase dai
manifestanti no global. Finì in tragedia. Oggi gli stessi modi di
operare vengono riproposti dai vari decreti sicurezza approvati dal
governo Berlusconi. Mano dura contro i più deboli, gli extracomunitari,
contro chi protesta e non si adatta alle regole imposte dall’alto.
Sicurezza è la parola d’ordine in base alla quale l’opinione pubblica
deve accettare nuove regole che limitano la libertà e i diritti dei
singoli.
 
Questa deriva securitaria-repressiva che il nostro paese si trova, suo malgrado, a vivere, si nutre sempre più delle aspettative della popolazione, gonfiate dall’operato dei media.
Emerge in maniera netta la necessaria connessione esistente tra informazione ed opinione, tra opinione e consenso elettorale, tra consenso elettorale ed implicazioni legislative.
Un simile tracciato, percorribile in circolo, rivela però le proprie crepe qualora gli spettatori siano messi in condizione di visualizzarle.
 
In una facoltà come quella di Giurisprudenza, in cui le discipline studiate dovrebbero essere correttamente percepite dal punto di vista problematico, oltre che da quello puramente nozionistico, gli spunti di simile incontro potranno essere colti da studenti e addetti ai lavori per generare un momento di riflessione condivisa sui principi fondanti l’assetto democratico del nostro paese, tutt’altro che scontato quanto alla propria permanenza.
 
 mercoledì 27maggio 2009
ore 15.00
Aula 27 via porta di massa
Facoltà di Giurisprudenza
 <<Abbiamo perso un po’ dei nostri vecchi diritti,
abbiamo guadagnato un po’ di nuove paure>>
Altan
Posted in Generale | Comments Off on Governare con la Paura

Comunicato Petizione

Per l’intera durata dei corsi nelle settimane scorse, il Movimento di Giurisprudenza s’è adoperato per la raccolta di firme per la petizione riguardante le date degli esami. (link).
Con soddisfazione accogliamo la notizia che, seppur in ritardo, alcuni rappresentanti degli studenti si siano mossi in analoga direzione, riconoscendo nella nostra battaglia un utile strumento di promozione e rivendicazione dei nostri diritti di studenti.
Decisi ad andare fino in fondo,
Movimento di Giurisprudenza

Posted in Generale | Comments Off on Comunicato Petizione

Mai più esami a fine corsi!!!

 

 

Clicca QUI per visualizzare il testo e  sottoscrivere la PETIZIONE!

Posted in Generale | Comments Off on Mai più esami a fine corsi!!!

6 Maggio 2009

Volantino
Posted in Generale | Comments Off on 6 Maggio 2009

Acerra 26 Marzo

v:* {behavior:url(#default#VML);}
o:* {behavior:url(#default#VML);}
w:* {behavior:url(#default#VML);}
.shape {behavior:url(#default#VML);}

 

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-qformat:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:”Calibri”,”sans-serif”;
mso-ascii-font-family:Calibri;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-fareast-font-family:”Times New Roman”;
mso-fareast-theme-font:minor-fareast;
mso-hansi-font-family:Calibri;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:”Times New Roman”;
mso-bidi-theme-font:minor-bidi;}

Il
Movimento di Giurisprudenza

dice NO all’inceneritore!

 

NO! …ad un impianto che brucia rifiuti 365 giorni all’anno           emettendo sostanze nocive e un residuo del 30% di ceneri tossiche e
scorie
.

NO! …alla fonte principale di emissione di diossina nei paesi industrializzati.

NO! …all’ennesima condanna a morte per le popolazioni campane.

 

 

Una raccolta differenziata ben organizzata può portare al riciclo
di oltre l’
80% di rifiuti!

 

Appuntamento ad Acerra, piazza castello

ore 10.00

http://assemblea-di-giurisprudenza-federicoii.noblogs.org/

jusnapoli@anche.no

Posted in Generale | Comments Off on Acerra 26 Marzo

Assemblea pubblica antifascista

Perché
essere antifascisti oggi?

Tensione,repressione
e movimento studentesco nell’era del berlusconismo.

Assemblea
pubblica antifascista

Mentre
qualcuno decideva in Parlamento, esclusivamente attraverso decreti,
di:

  • vietare
    cortei e manifestazioni nei ”centri storici, piazze, zone di
    interesse artistico etc”… praticamente ogni singola piazza
    ed ogni singola strada del nostro paese;

  • tagliare
    a tappeto ed indiscriminatamente fondi alla cultura;

  • chiedere
    ai medici di denunciare gli immigrati irregolari bisognosi di
    assistenza medica, nello stesso momento in cui un senzatetto di
    origine indiana veniva bruciato vivo in una delle tante periferie
    degradate delle nostre metropoli;

  • attaccare
    la contrattazione collettiva nazionale manomettendo uno dei diritti
    fondamentali dei lavoratori;

  • sottrarre
    la possibilità di autodeterminarsi nella vita e nella morte;



Il giorno 6 marzo alle ore 2 di notte, una pericolosa serie di eventi
si annunciava dal cuore della nostra città. Uno studente Italo
etiope, frequentante l’istituto Orientale di Napoli, veniva
brutalmente aggredito e insultato per motivi razziali.


Il giorno 14 Marzo durante la notte il centro storico di Napoli, dopo
una serata di festa e musica antirazzista vissuta e animata da
migliaia di giovani, diventava teatro di accoltellamenti.


Il giorno 18 Marzo, nella mattinata, centinaia di studenti dell’Onda
della Sapienza venivano sigillati dentro i cancelli della cittadella
universitaria a suon di manganellate, per impedire loro di
raggiungere il corteo dei sindacati, dopo episodi di violenza
pubblica sconcertanti in varie città d’Italia (Bergamo,
Torino, Padova).


Il giorno 18 marzo alle ore 13 e 30, ultimo della serie di
sconcertanti episodi, un manipolo di neofascisti ci ha impedito
l’accesso alla facoltà di Giurisprudenza, armato di
caschi, spranghe e coltelli (come dimostrato dalle foto dei maggiori
quotidiani del 19 Marzo 2009).


Come
nei capitoli bui della nostra storia, che speravamo definitivamente
chiusi, la tensione e la paura aiutano il governo a direzionare verso
il basso e verso il “diverso” le conflittualità
(nutrite anche dalla crisi generata dal neoliberismo selvaggio) che
teme dirette contro di sé e la propria inadeguatezza. L’Onda
ha spaventato chi in questo paese è votato alla conservazione
e al regresso. Ha spaventato per il consenso, il colore, l’istanza
di giustizia sociale e la decisione che ha saputo esprimere nello
scorso autunno.

Al
manifestarsi dei primi segni di riattivazione e di mobilitazione
dell’Onda, qualcuno, cinicamente, ha creduto che la strategia
più opportuna per contrastarci fosse l’instaurazione di
un nuovo clima di paura e di tensione a fini di repressione. Ma si
sbaglia. Se l’Onda fa paura a troppi, è perché
tanti hanno riconosciuto la superiore bellezza della nostra causa.


Il
Movimento di Giurisprudenza e l’Onda Napoletana richiedono la
sottoscrizione di questo appello

e
la partecipazione di studentesse e studenti, docenti,
lavoratori, intellettuali, soggetti sindacali, politici e associativi

all’Assemblea
che si terrà il
24 Marzo 2009 ore
3 p.m
.

AULA 33
Facoltà di Giurisprudenza (via porta di massa)

nell’ambito
della
Giornata Antifascista Universitaria


Questa
giornata vuole anche chiamare a raccolta la sensibilità
democratica della nostra facoltà e dell’Ateneo su una
grave questione: è stata autorizzata per il 26 Marzo
un’iniziativa di una forza neofascista per rivendicare i propri
comportamenti in piazza Navona il 30 Ottobre. Come tantissimi
ricorderanno e come hanno ampiamente dimostrato e argomentato i
principali media nazionali in quella circostanza decine di squadristi
con mazze tricolori aggredirono l’enorme corteo degli studenti
del movimento. Cosa che si ripetè in scala minore, ma non meno
odiosa, anche nella nostra stessa facoltà in una
partecipatissima assemblea del movimento. E’ ora incredibile e
assurdo che questi personaggi siano legittimati a rivendicare questi
atti proprio all’Università!


La
libertà di pensiero e di espressione sono diritti
fondamentali, ma questi diritti si difendono appunto negando
legittimità e cittadinanza a chi rivendica l’eredità
storica e morale di una dittatura che quei valori ha calpestato. E’
sancito dalla nostra Carta costituzionale e fino a prova contraria ci
risulta che anche le istituzioni universitarie dovrebbero
attenervisi!


Per
difendere la dignità e il valore della costituzione, per
rispondere con l’intelligenza e tutte le nostre idee alla paura
in cui vogliono soggiogarci con la violenza, per esprimere un NO
deciso alla riabilitazione e al ritorno di pratiche squadriste e
criminali.


Siamo
antifascisti perché crediamo che il pluralismo sia un valore.

Siamo
antifascisti perché crediamo nell’eguaglianza sociale.

Siamo
antifascisti perché crediamo che la solidarietà sia
l’unica forza.

Siamo
antifascisti, come la nostra Repubblica.



Se
voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la
nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i
partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono
impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la
libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col
pensiero, perché lì è nata la nostra
Costituzione”
(P. Calamandrei)

Movimento di Giurisprudenza della Federico II

Onda Napoletana

Posted in Generale | Comments Off on Assemblea pubblica antifascista

Cento passi in direzione ostinata e contraria.

CENTO PASSI IN DIREZIONE
OSTINATA E CONTRARIA

VERSO IL 21 MARZO –

Facoltà di
Giurisprudenza, Federico II, AulaA4 – Sede di Via Marina.

17 Marzo 2009, ore 16

In vista della Giornata della
memoria e dell’impegno a ricordo delle vittime delle mafie,
il
Movimento di Giurisprudenza organizza un incontro sui temi della
Legalità, affrontata attraverso differenti esperienze:
educativa, giuridica e di attivismo sociale.

Interverranno, tra gli altri:

Don Tonino Palmese

Presidente di Libera Campania

Dott. Franco Roberti

Magistrato della D.D.A. di
Napoli

Alex Zanotelli

Missionario comboniano

Gli interventi saranno intervallati da proiezioni,
spunto di riflessione e discussione.

«Vivi nella stessa strada, prendi il caffé
nello stesso bar, alla fine ti sembrano come te! […]

Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo
tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci
più di niente!!!»

Posted in Generale | Comments Off on Cento passi in direzione ostinata e contraria.

La Costituzione non russa

Appello
del Movimento di Giurisprudenza e dei Giuristi Democratici per una
mobilitazione a difesa dell’ordinamento democratico.

 
Dall’insediamento
del governo Berlusconi ad oggi, diversi e preoccupanti sono stati i
segnali del fatto che la nostra Costituzione, e i principi
democratici di cui è suprema garante, fossero minati dalla
volontà di modificarla al fine di creare un sistema giuridico
e politico diverso da quello immaginato dai nostri padri costituenti;
sta a noi cittadini affermare con forza che i principi e le garanzie
costituzionali sono il nucleo fondamentale della democrazia, e
permettono al Paese di mantenere i suoi equilibri sociali e
le sue conquiste storiche in nome della libertà e della
giustizia.

Constatiamo
che i progetti di riforma del governo, al contrario, esprimono la
volontà di interrompere il circuito democratico modificandone
alcuni aspetti essenziali. Dietro la presunta volontà di dare
efficienza al sistema del paese si cela un preciso progetto politico:
erodere progressivamente l’effettività dei diritti dei
cittadini e rafforzare in maniera indiscriminata l’esecutivo.

E’ per
questo che chiamiamo a raccolta l’intera società civile.
Numerose e autorevoli sono le voci che si sono levate a tutela della
nostra Carta Fondamentale, e hanno incitato la difesa di quest’ultima
da parte della cittadinanza. Ma crediamo che non basti. E’ dovere,
nonché diritto, di ogni uomo libero difendere l’assetto
democratico della nostra Repubblica, la separazione dei poteri, lo
Stato di Diritto.

Per queste
motivazioni ci opponiamo:


al decreto di legge Alfano e all’intero disegno di riforma della
giustizia che prevede un drastico ridimensionamento
dell’indipendenza del potere giudiziario e preoccupanti restrizioni
degli strumenti processuali. I
l
pubblico ministero, infatti, non avrà più notizia
diretta dei crimini e le indagini potranno essere condotte
esclusivamente dalla polizia giudiziaria; verrà facilitata la
procedura di ricusazione del giudice; verranno istituiti controlli
sull’attività dei p.m. con una
intollerabile
ingerenza nello svolgimento delle loro mansioni lavorative. Diciamo
basta ,inoltre, ai continui attacchi da parte degli esponenti
politici che gettano discredito sulla magistratura.

In
difesa dell’art 101 Cost., il quale sancisce che i giudici sono
soggetti soltanto alla legge, e dell’art 104, il quale statuisce
esplicitamente l’autonomia e l’indipendenza della magistratura
da ogni altro potere.


all’utilizzo scellerato degli strumenti legislativi da parte del
Governo Berlusconi e alla completa indifferenza nei confronti degli
equilibri istituzionali.

Ci
riferiamo in particolare all’ipertrofia della decretazione
d’urgenza e all’uso sistematico della fiducia. La vicenda di
Eluana Englaro è un chiaro esempio della volontà, da
parte dell’esecutivo, di travolgere una sentenza definitiva della
corte di Cassazione con una legge palesemente incostituzionale e
forzare, al contempo, e come mai era avvenuto nella storia
repubblicana, la volontà e il ruolo del Presidente della
Repubblica.

Ribadiamo,
inoltre, la difesa dell’irrinunciabile principio di laicità
del nostro ordinamento, e respingiamo qualsiasi tentativo di
ingerenza da parte della Chiesa.

In
difesa dell’art 7 Cost che stabilisce che lo Stato e la Chiesa
cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani,
eliminando di fatto qualsiasi possibilità di commistione tra
potere “spirituale” e potere “temporale”.

 

– all’introduzione
surrettizia di leggi palesemente razziste e discriminatorie verso i
migranti e gli extracomunitari.

La
serie di provvedimenti-vergogna , come l’innalzamento della tasse
per il rinnovo del permesso di soggiorno o la “denuncia/delazione”
da parte dei medici contro coloro i quali sono sprovvisti del
permesso di soggiorno ma bisognosi di cure, sono intollerabili in uno
stato in cui i diritti dell’uomo non possono e non devono
diventare lettera morta.

In
difesa dell’art 3 Cost. che prevede l’uguaglianza dei cittadini.

In
difesa dell’ art. 32 Cost. che pone il diritto alla salute tra i
diritti inviolabili del cittadino e stabilisce che

nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di legge e che la legge
stessa non può in nessun caso violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana.

– alla
legge elettorale europea che, con la connivenza
dell’opposizione, introduce alla soglia delle elezioni un
ingiustificato sbarramento, il quale non trova alcuna
giustificazione nelle questioni di governabilità nella misura
in cui il Parlamento Europeo non esprime un potere esecutivo: i
cittadini devono potere scegliere i candidati ed esplicare una reale
libertà di voto.

In
difesa dell’art 1 Cost. che sancisce che la sovranità è
di tutto il popolo, e non soltanto della maggioranza: ciò
implica che anche le minoranze hanno il diritto di avere voce.

Nel contempo
la “praticabilità” della democrazia si sfalda a causa di
provvedimenti, come il decreto Maroni, che vietano le manifestazioni
nei luoghi di culto, artistici e culturali.

In
difesa dell’art 21 Cost. che ribadisce l’intangibile libera
manifestazione del pensiero e la libertà di informazione.


Il
movimento studentesco della Facoltà di Giurisprudenza della
Federico II
e i Giuristi Democratici, per
questi motivi fondamentali, invitano tutte le associazioni, i
movimenti, i sindacati e i cittadini ad unirsi
al
presidio che si terrà il 25 Febbraio alle 10.30 presso il
tribunale di Napoli.


La crisi
economica non sottrae, dunque, rilevanza al rispetto della legalità
e delle garanzie costituzionali. L’imminente esplosione di una enorme
questione sociale richiede, anzi,la necessità
di rispettare e valorizzare la Costituzione, poiché è
dentro di essa che vanno individuati i valori e le idee a cui
ispirare il progresso della Nazione. Non accetteremo, quindi, che
venga attaccata e modificata da chi vi ha giurato fedeltà ma
la considera, ad oggi, come un inutile pezzo d’antiquariato di
fattura sovietica.

Essa è,
al contrario, un documento di straordinaria composizione di
tessuti di pensiero differenti, è il risultato della sintesi
delle migliori culture politiche e giuridiche italiane e la sua forza
sta, ancora di più in questi anni difficili, nella
straordinaria attualità delle sue garanzie giuridiche,
politiche, sociali.


 

La
Costituzione è una regola che si dà un popolo quando è
sobrio perché la rispetti quando è ubriaco”

Gustavo
Zagrebelsky

-Movimento
di Giurisprudenza della Federico II di Napoli

-Giuristi
democratici

25
Febbraio 10,30
presidio
al tribunale di Napoli (centro direzionale)

 

 

Posted in Generale | Comments Off on La Costituzione non russa