La Costituzione non russa

Appello
del Movimento di Giurisprudenza e dei Giuristi Democratici per una
mobilitazione a difesa dell’ordinamento democratico.

 
Dall’insediamento
del governo Berlusconi ad oggi, diversi e preoccupanti sono stati i
segnali del fatto che la nostra Costituzione, e i principi
democratici di cui è suprema garante, fossero minati dalla
volontà di modificarla al fine di creare un sistema giuridico
e politico diverso da quello immaginato dai nostri padri costituenti;
sta a noi cittadini affermare con forza che i principi e le garanzie
costituzionali sono il nucleo fondamentale della democrazia, e
permettono al Paese di mantenere i suoi equilibri sociali e
le sue conquiste storiche in nome della libertà e della
giustizia.

Constatiamo
che i progetti di riforma del governo, al contrario, esprimono la
volontà di interrompere il circuito democratico modificandone
alcuni aspetti essenziali. Dietro la presunta volontà di dare
efficienza al sistema del paese si cela un preciso progetto politico:
erodere progressivamente l’effettività dei diritti dei
cittadini e rafforzare in maniera indiscriminata l’esecutivo.

E’ per
questo che chiamiamo a raccolta l’intera società civile.
Numerose e autorevoli sono le voci che si sono levate a tutela della
nostra Carta Fondamentale, e hanno incitato la difesa di quest’ultima
da parte della cittadinanza. Ma crediamo che non basti. E’ dovere,
nonché diritto, di ogni uomo libero difendere l’assetto
democratico della nostra Repubblica, la separazione dei poteri, lo
Stato di Diritto.

Per queste
motivazioni ci opponiamo:


al decreto di legge Alfano e all’intero disegno di riforma della
giustizia che prevede un drastico ridimensionamento
dell’indipendenza del potere giudiziario e preoccupanti restrizioni
degli strumenti processuali. I
l
pubblico ministero, infatti, non avrà più notizia
diretta dei crimini e le indagini potranno essere condotte
esclusivamente dalla polizia giudiziaria; verrà facilitata la
procedura di ricusazione del giudice; verranno istituiti controlli
sull’attività dei p.m. con una
intollerabile
ingerenza nello svolgimento delle loro mansioni lavorative. Diciamo
basta ,inoltre, ai continui attacchi da parte degli esponenti
politici che gettano discredito sulla magistratura.

In
difesa dell’art 101 Cost., il quale sancisce che i giudici sono
soggetti soltanto alla legge, e dell’art 104, il quale statuisce
esplicitamente l’autonomia e l’indipendenza della magistratura
da ogni altro potere.


all’utilizzo scellerato degli strumenti legislativi da parte del
Governo Berlusconi e alla completa indifferenza nei confronti degli
equilibri istituzionali.

Ci
riferiamo in particolare all’ipertrofia della decretazione
d’urgenza e all’uso sistematico della fiducia. La vicenda di
Eluana Englaro è un chiaro esempio della volontà, da
parte dell’esecutivo, di travolgere una sentenza definitiva della
corte di Cassazione con una legge palesemente incostituzionale e
forzare, al contempo, e come mai era avvenuto nella storia
repubblicana, la volontà e il ruolo del Presidente della
Repubblica.

Ribadiamo,
inoltre, la difesa dell’irrinunciabile principio di laicità
del nostro ordinamento, e respingiamo qualsiasi tentativo di
ingerenza da parte della Chiesa.

In
difesa dell’art 7 Cost che stabilisce che lo Stato e la Chiesa
cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani,
eliminando di fatto qualsiasi possibilità di commistione tra
potere “spirituale” e potere “temporale”.

 

– all’introduzione
surrettizia di leggi palesemente razziste e discriminatorie verso i
migranti e gli extracomunitari.

La
serie di provvedimenti-vergogna , come l’innalzamento della tasse
per il rinnovo del permesso di soggiorno o la “denuncia/delazione”
da parte dei medici contro coloro i quali sono sprovvisti del
permesso di soggiorno ma bisognosi di cure, sono intollerabili in uno
stato in cui i diritti dell’uomo non possono e non devono
diventare lettera morta.

In
difesa dell’art 3 Cost. che prevede l’uguaglianza dei cittadini.

In
difesa dell’ art. 32 Cost. che pone il diritto alla salute tra i
diritti inviolabili del cittadino e stabilisce che

nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di legge e che la legge
stessa non può in nessun caso violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana.

– alla
legge elettorale europea che, con la connivenza
dell’opposizione, introduce alla soglia delle elezioni un
ingiustificato sbarramento, il quale non trova alcuna
giustificazione nelle questioni di governabilità nella misura
in cui il Parlamento Europeo non esprime un potere esecutivo: i
cittadini devono potere scegliere i candidati ed esplicare una reale
libertà di voto.

In
difesa dell’art 1 Cost. che sancisce che la sovranità è
di tutto il popolo, e non soltanto della maggioranza: ciò
implica che anche le minoranze hanno il diritto di avere voce.

Nel contempo
la “praticabilità” della democrazia si sfalda a causa di
provvedimenti, come il decreto Maroni, che vietano le manifestazioni
nei luoghi di culto, artistici e culturali.

In
difesa dell’art 21 Cost. che ribadisce l’intangibile libera
manifestazione del pensiero e la libertà di informazione.


Il
movimento studentesco della Facoltà di Giurisprudenza della
Federico II
e i Giuristi Democratici, per
questi motivi fondamentali, invitano tutte le associazioni, i
movimenti, i sindacati e i cittadini ad unirsi
al
presidio che si terrà il 25 Febbraio alle 10.30 presso il
tribunale di Napoli.


La crisi
economica non sottrae, dunque, rilevanza al rispetto della legalità
e delle garanzie costituzionali. L’imminente esplosione di una enorme
questione sociale richiede, anzi,la necessità
di rispettare e valorizzare la Costituzione, poiché è
dentro di essa che vanno individuati i valori e le idee a cui
ispirare il progresso della Nazione. Non accetteremo, quindi, che
venga attaccata e modificata da chi vi ha giurato fedeltà ma
la considera, ad oggi, come un inutile pezzo d’antiquariato di
fattura sovietica.

Essa è,
al contrario, un documento di straordinaria composizione di
tessuti di pensiero differenti, è il risultato della sintesi
delle migliori culture politiche e giuridiche italiane e la sua forza
sta, ancora di più in questi anni difficili, nella
straordinaria attualità delle sue garanzie giuridiche,
politiche, sociali.


 

La
Costituzione è una regola che si dà un popolo quando è
sobrio perché la rispetti quando è ubriaco”

Gustavo
Zagrebelsky

-Movimento
di Giurisprudenza della Federico II di Napoli

-Giuristi
democratici

25
Febbraio 10,30
presidio
al tribunale di Napoli (centro direzionale)

 

 

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